Pacatezza, eleganza, capacità di raccontare storie con leggerezza e al contempo con la giusta profondità. Tutte caratteristiche che pian piano sembra andare fuori moda e che invece continuano a fare la differenza tra pop di classifica e pop d'autore.
SCOPRIRE è l'ultimo lavoro discografico di Giorgio Mannucci, cantautore toscano di grande esperienza, vincitore di diversi premi.
Si tratta di una raccolta di otto canzoni in stile pop cantautoriale, nel solco di artisti come Bersani, Fabi e Cremonini. Si tratta di piccole storie di argomento vario con testi ora impegnati, ora più leggeri.
Al livello musicale l'arsenale musicale è più acustico che elettrico. A partire dalla sezione ritmica, la batteria si presenta molto pulita, essenziale e perfettamente in griglia come il pop contemporaneo richiede. Manca forse un po' di profondità con un kick che non lascia il segno ma che contemporaneamente permette al basso di mostrarsi in tutti i suoi transienti , dunque con un buon attacco e con un suono sgonfio ma chirurgico, il suo ruolo è quello di doppiare kick e rullante e lo porta a compimento con gusto ed essenzialità.
Le chitarre sono tante e tutte al posto giusto. Troviamo strumming, arpeggi e accenti sgranati in una valanga di chitarre acustiche che serve a cambiare il passo nelle transizioni tra moduli compositivi oltre che a dare tridimensionalità al panorama stereo con grande eleganza e mai troppa aggressività. Molto centrato il suono caldo ma al contempo frizzante sulle alte frequenze.
Pianoforti, archi, fiati e synth sono il completamento di un corredo che possiamo paragonare ad una tavolozza di colori. Ci sono quelli che guizzano fuori dall'insieme per la loro particolarità e dunque suonano in primo piano, poi ci sono strumenti che fanno da sfondo e incollano bene insieme tutto il resto, come fanno i pad, risultando come delle texture irrinunciabili.
La voce, che è e sempre un capitolo a parte, suona come deve suonare una voce pop e cioè ben carica sulle frequenze medio-alte, che contengono le frequenze più importanti per l'intelligibilità delle parole pronunciate, frizzante sulle alte frequenze e soprattutto suona fuori dal mix, appena bagnata da effetti di ambiente. Il timbro espresso è molto caratteristico e facilmente riconoscibile, l'intonazione è sempre molto buona anche perché non si gioca mai vicino ai limiti dell'estensione vocale, preferendo restare in una giusta comfort zone. I testi sono tutti molto narrativi, non ci sono immagini e descrizioni fini a se stesse, ma tutte finalizzate al racconto, allo sviluppo di un personaggio o di una storia. Il modo di comporre i versi è molto informale ma non c'è mai una minima caduta di stile e questo conferisce un grado medio di eleganza molto alto, che fa bene alla musica di oggi.
In conclusione SCOPRIRE è un lavoro maturo, un disco che, anche se scritto con tempistiche dilatate e in luoghi diversi, ha una sua continuità stilistica e un senso di freschezza e pulizia che percorre ogni traccia. Gli arrangiamenti lasciano fuori dai giochi ogni rischio di spunti cervellotici per mettersi totalmente al servizio della melodia, semplice eppure sempre efficace. L'ascolto risulta molto scorrevole, con un senso di pacatezza che sembra essere la cifra stilistica dell'intero disco, una sorta di volontà di passare sottotraccia ma non inosservato, una specie di gentilezza musicale che aiuta a mantenere la soglia d'attenzione alta per la durata di tutta la tracklist. Si tratta di un piccolo capolavoro di onestà artistica e di elegante leggerezza musicale di cui c'è tanto bisogno nella musica pop attuale.
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La recensione SCOPRIRE di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-11-15 16:33:22
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