Fatìma è un progetto anonimo. L'unica cosa che si può leggere sulla sua biografia è "Electronic Soul from the Future". Suona come una dichiarazione di intenti stilistica, un voler annunciare il proprio arrivo da un orizzonte a noi sconosciuto. Il primo singolo del progetto, EQUILIBRIO, arriva abbastanza diritto, come un colpo gelido di frusta.
Si sente tutta l'inesperienza alle spalle, la ruvidezza dell'approccio alla composizione, ma sotto questa cortina riesce a trasparire una rabbia malinconica che sarebbe un peccato lasciar sfuggire. Il modello canoro principale è senza dubbio Mahmood. In EQUILIBRIO la voce cerca la via acrobatica e arzigogolata del cantante milanese. La direzione però è quella della citazione, non certo quella scellerata dell'imitazione.
Dietro al progetto Fatìma sembra esserci la consapevolezza del proprio campo di possibilità allo stato attuale. La produzione è intelligente, con tratti di caos parecchio interessanti, e si mette del tutto a disposizione della voce, ancora un poco traballante nonostante la quantità di desiderio espressivo.
EQUILIBRIO è una traccia chiara, che cela il racconto di un dolore così forte da far venire le vertigine, da far crollare. Dopo lo sfogo verbale Fatìma si ritaglia il lusso di rilasciare le restanti tensioni con un outro di techno nervosa. La mossa è ben studiata, e lascia sperare bene per il futuro.
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