Kate si specchiò, guardandosi con attenzione. Le sue labbra rosso fuoco contrastavano mirabilmente con il nero dei suoi abiti. Le perle che indossava e la stola di pelliccia su una spalla le conferivano un'aria ancora più elegante e raffinata. Prese con sé l'occorrente per la sua missione, controllò ancora una volta che ogni cosa fosse in ordine, ed uscì con passo deciso.
John aprì la porta, e sul suo volto si dipinse lo stupore: Kate era bellissima, ma eveva un'espressione strana, quasi enigmatica. John non ebbe tempo di dire nulla: Kate estrasse dalla sua borsa una bomboletta con una strana scritta, e ne spruzzò il contenuto verso l'uomo. Una nebbiolina gialla paralizzò i sensi di John, che cadde senza un lamento con gli occhi sbarrati e le mani irrigidite. Kate ripose con cura la mortale bomboletta e si allontò soddisfatta nella notte. Il terribile Gaznevada aveva mietuto un'altra vittima. Fuori, le stelle continuavano a splendere. Lontano, dagli speakers di uno stereo, la voce potente di Jim Morrison ripeteva "When The Music's Over"...
Ispirato dall'omonimo film di Brian De Palma ecco "Dressed To Kill", nuovo lavoro dei bolognesi Gaznevada a circa un anno di distanza da "Sick Soundtrack". 45 giri, sei canzoni, poco più di venti minuti di durata e prezzo ovviamente ridotto rispetto a quello di un normale LP, per invogliare l'appassionato di un disco che conferma ulteriormente la validità delle proposte dei Gaznevada, senza alcun dubbio la band italiana più completa, interessante ed originale oggi in circolazione. La fortissima carica espressiva di "Sick Soundtrack" non si è affatto mitigata: il sound del gruppo, pur restando sempre frenetico, corrosivo e agghiacciante, si è però arricchito di elementi nuovi, ancor più radicalmente tetri e sconvolgenti. Musica da incubi: e come potrebbe essere altrimenti, visti i contenuti del film giallo che ne ha suggerito la creazione?
E.Robert Squibb, Bat Matic, Billy Blade, Andy Nevada e Chainsaw Sally, che nella copertina interna si presentano "vestiti per uccidere" come il killer della pellicola, hanno saputo creare una colonna sonora ideale alle immagini più violente e malate della nostra società, con una carica di lucida e disperata aggressività che non possiede termini di paragone. Le atmosfere delle sei composizioni, pur provenendo da diverse fornti di ispirazione (il lavoro di De Palma è solo una di esse), si amalgamano comunque in modo eccellente, tanto che il risultato finale stupisce per la sua omogeneità oltre che per il suo indiscutibile fascino. "A. Perkins", "Dressed To Kill", "Frogs On The Phone" e la nuova versione di "Going Underground" (uno dei brani più eccitanti di "Sick Soundtrack") sono veloci e trascinanti, caratterizzati da ritmi metronomici e schizofrenici spasmi strumentali e vocali, mentre "D.J." presenta un certo rallentamento della cadenza ma conserva ugualmente un andamento ipnotico e ossessivo; il disco si conclude con una eccezionale rielaborazione in chiave fredda e computerizzata di "When The Music's Over" dei Doors, che lo stesso Jim Morrison non potrebbe non apprezzare per l'intelligenza e la personalità con le quali è stata realizzata.
"Dressed To Kill" è, insomma, un prodotto di elevato livello qualitativo, che vi invito caldamente ad ascoltare se non altro per scrollarvi di dosso gli ingiustificati pregiudizi riguardo alla presunta mancanza di creatività del rock nostrano. A dispetto di coloro che si ostinano a tenere gli occhi chiusi, i Gaznevada sono oggi una luminosa realtà.
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La recensione Dressed To Kill di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 1982-02-15 00:00:00
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