Il nuovo disco di Luca Cassano non convince in ogni suo aspetto, ma dal punto di vista della scrittura riesce a costruire un interessante mondo di emozioni.
Cocci Sparsi è il nuovo disco de Le rose e il deserto, progetto solista di Luca Cassano nato nel 2018. Nome più adatto sarebbe stato difficile da trovare: infatti, riesce a cogliere l’anima del lavoro in tutto e per tutto, con canzoni fatte di frammenti di vita, ricordi ed emozioni che sembrano riuscire a trovare insieme una nuova forma in grado di farli brillare.
Questo collage di immagini nella maggior parte dei casi funziona, soprattutto considerando l’importanza data alla scrittura dall’artista, con testi molto spesso progettati come vere e proprie poesie; senza dubbio risultano molto intensi, ma in diversi casi questa forza espressiva risulta scollata rispetto alle melodie, più deboli.
Un esempio è Per ricordami com’eri, che nonostante il testo romantico e molto sentito, non riesce a trovare nella melodia un tessuto avvolgente in grado di fare da cassa di risonanza per le parole.
Differente è il caso di brani come Due note soltanto, acustico e con un’atmosfera più intima all’inizio, ma con un crescendo convincente che riesce a coinvolgere, o di Aprile.
Particolare è la scelta della canzone di chiusura dell’album, Australe: un parlato accompagnato dagli strumenti che riescono ad intensificare le parole, intervallato da un refrain che in realtà è un vero e proprio ritornello cantato. Alla fine, il pezzo si chiude lasciandosi andare nella melodia.
Nell’insieme Cocci Sparsi non convince da tutti i punti di vista, considerando soprattutto il modo in cui poche canzoni riescano a far arrivare l’intensità delle parole senza appiattirsi sulle note. A livello di scrittura riesce a risultare comunque un lavoro curato e con una sua dimensione emozionale in grado di colpire chi ascolta.
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La recensione Cocci sparsi di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-11-26 19:28:43
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