Un pop tecnico e programmato, bisognoso di slancio
Quello che colpisce al primo sguardo della biografia di ILENYA è il suo curriculum, pieno zeppo di elenchi di nomi, collaboratori dei suoi collaboratori, esperienze nel corso degli anni e via dicendo. C'è una grande cura nel volersi raccontare al dettaglio, nonostante la sua carriera non duri da decenni. Dopo il singolo I Love Music, uscito all'inizio dell'estate, un brano non particolarmente ispirato ed esaltante, ILENYA è tornata con Japan.
L'approccio non è tanto diverso, si tratta di un pop programmato per non scalfire, arrotondato con una minuzia maniacale che impressiona. Quel pop che quando esce dalla bocca di Elodie sembra la cosa più naturale di questo mondo, ma che quando si sposta dall'immagine delle proprie icone inizia a vedersi vacillare la terra da sotto i piedi. E a volte non basta la tecnica canora, che a ILENYA non manca affatto, per reggere un genere così pieno di insidie.
In Japan non succede nulla che non ci aspetteremmo, il sogno esotico per una terra lontana viene raccontato con mezze parole e un riff nel ritornello che dovrebbe richiamare sonorità di musica giapponese. Manca un vero e proprio trasporto, quell'onda di spudoratezza che in questo tipo di pop assurdamente sfacciato farebbe muovere i fianchi anche ai più restii e noiosi. C'è una grande voce che avrebbe bisogno di un racconto altrettanto importante. Noi si aspetta fiduciosi.
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La recensione Japan di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-12-06 01:35:02
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