La tenia è un parassita, abita l’intestino dell’essere umano e ne sottrae il nutrimento. I Tenia sono un gruppo rock che abita le orecchie degli ascoltatori ormai da sei anni e si propone in questo periodo con un nuovo Ep: "Bianco Per Sottrazione, Nero Per Composizione"; la loro finalità è invece insediarsi intimamente in chi li ascolta per nutrirli emotivamente.
Tre sono i brani dell’autoproduzione, di ottimo livello tecnico e di limpida tendenza alla più recente produzione rock nostrana primi fra tutti gli Afterhours. Ispirazione che se da un lato offre una pregevole presentazione del gruppo dall’altro ne determina anche un po’ il limite, come una sorta di penuria di fisionomie altre.
Siamo di fronte a dei musicisti seri e anche l’energia non manca, come in "La stasi", che apre l’Ep e ti aggancia potente in un ottimo crescendo d’intensità, poi però l’impeto si affievolisce. I successivi due pezzi, "Aikido" e "Nessun Ritorno" si sciolgono in un’investigazione di sapore decadentista, di buona concertazione sonora, ma lo sviluppo lirico risulta un po’ convenzionale e flette la tensione d’insieme.
Tre pezzi non bastano, è come se mancasse un senso di compiutezza e resta la voglia inappagata di ascoltare altro della band.
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