Cristalli di ghiaccio di suono
"Progetto concentrato sulla infinite e mai uguali sfaccettature dei cristalli di ghiaccio; stato solido della principale forma di vita per come la conosciamo". Quando ho letto questa recensione, vi confesso, ho avuto un brivido. Non tanto, non solo, perché qui si evocavano panorami e temperature più o meno artiche quanto perché, si promettevano esperienze soniche non proprio da tutti i giorni.
Dopo aver ascoltato e riascoltato a più riprese Crystal of Life di Filippo Canton, posso dire che queste promesse sono state rispettate. Pur non essendo, affatto, un lavoro "alla portata di tutti", questo disco è importante perché scava a fondo nella qualità del suono, andando a investire tantissimo sul veicolare una certa emozione, sensazione o paesaggio attraverso un singolo accordo. Un lavoro di fino, molto raffinato, che travalica a più riprese, anzi sempre, nello sperimentalismo più puro.
Uno sperimentalismo che, come ricordato poco sopra, non è proprio per tutti: Crystal of Life di Filippo Canton "esige", diciamo così, da parte dell'ascoltare tempo e attenzione. Se siete di fretta, il mio consiglio personale, è quello di non avvicinarvi a questo lavoro ma di dedicargli il, tanto, tempo che merita.
Perdersi in un pezzo come "The Long Darkness", ad esempio, significa non soltanto intraprendere una grande avventura nel suono ma, soprattutto, avere trovato la chiave di volta giusta per interpretare e "vivere" quel pezzo.
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La recensione Crystal of Life di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-12-04 08:01:38
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