Senza fare sconti benvenuti nel Satanic Resort
Satanic Resort degli Horseloverfat è un ottimo esempio di come, ancora nel 2022, ci sono degli spazi, nella discografia moderna, in cui, sostanzialmente, si può fare un po' quel che si vuole; riprova ne è, giustappunto, questo lavoro, con pezzi quali "Alien" in cui tutta la forza, la voglia di stare assieme e quel goccio di pazzia caratterizzato dal gruppo emiliano vengono fuori con grande forza e decisione.
Un lavoro che non sarà, di certo, il più raffinato su piazza ma che, grazie alla psichedelia unita alla voglia di stare assieme a suonare, donando all'ascoltare una grandissima scarica di adrenalina capace di scuotere anche il più grigio dei pomeriggi invernali. Per una volta "tanto ci basta", non chiediamo di più (nonostante una certa qual monotonia di fondo), non vogliamo di meglio. Ci basti riascoltare brani quali "Satanic Gospel" per essere mediamente felici.
“Greetings From Nowhere”, la cui tracklist, pur gravitando intorno a un nucleo principale acido e grezzo, riservava alcune incursioni nel pop e addirittura nel country. “Satanic Resort” è più monolitico e attraversato da riferimenti al classico connubio tra rock e demoniaco, rispetto al quale non si fa mancare tutti gli optional satanici (messe nere, sacrifici umani, orge, prostitute), snocciolati con uno strano mix di serietà e goliardia.
---
La recensione Satanic Resort di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-12-01 08:15:37
COMMENTI