Un mix interessante di cantautorato ed elettronica
La creatività di Leonardo Spampani e Claudio Marciano si muove piuttosto libera, indipendente e alternativa tra i suoni e le parole, senza schemi precostituiti e apparentemente senza l'intenzione di rispondere ai canoni a volte stupidi del mercato. Grossetani di nascita trasferiti a Bologna, "colleghi da anni e amici da decenni", il duo Benelli ha pubblicato un album manifesto: Tanta Fame Zero Arte. I brani cantano il domani che è sempre uguale come nella quarantena di una pandemia (Nessuno, Sempre, Marzo), le storie d'amore finite in un funky pop o in un'electro-ballad (Love Me, Cinzia), il rock della Meraviglia e il lento ballo gelido di Vita Infame (A parte te).
Dopo una piccola inchiesta investigativa si scopre che molto probabilmente la traccia intitolata Dieci, qui presente, non è quella realmente inserita nel disco: peccato perché è tra le più ispirate. Questi oltre dieci-undici minuti strumentali sembrano il risultato di diversi beati messi uno dopo l'altro. Lo stesso discorso vale per Soli: al posto del brano del disco ci si trova di fronte a un talk in inglese di quasi dodici minuti, quantomeno verboso.
Al di là delle due tracce misteriose, il mix di cantautorato ed elettronica di Benelli è interessante: la loro capacità di scrittura si era già disvelata nella precedente collaborazione con Cimini (CIMINI), Carota (Lo Stato Sociale) e Hippo (Keaton). Ora, in questo progetto, a tratti si avverte la mancanza di una direzione artistica chiara e precisa, di una cifra originale e riconoscibile, di una poetica inconfondibile. Ma ci si può lavorare nelle prossime produzioni.
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La recensione Tanta Fame Zero Arte di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-02-15 23:23:42
COMMENTI (1)
Ma Soli che c'entra? 🧐