Frida ti guarda dritto negli occhi, non nasconde lo sguardo. Malgrado tu ti sia avvicinato a lei attraverso una copertina che è potenziale soggettiva di un voyeur, Frida ti guarda in faccia e attacca con forza. Chitarre taglienti, non si risparmia mai. Valentina Dorme prima di tutto, come nel terzo pezzo, in cui, oltre alle sonorità viene ripreso anche l’immaginario della band veneta, che apparirà e scomparirà costantemente lungo le undici tracce di questo lavoro. Semplificando, l’altro polo musicale potrebbero essere i Verdena, cui il gruppo si avvicina nei momenti maggiormente tirati.
Il meglio, però, lo si ha nel mezzo di questi riferimenti, negli sbalzi di violenza che si esprimono nei singoli brani. Le due componenti sono sempre ben bilanciate e, se si esclude il passaggio di “Nudo”, fuori misura per eccessiva enfasi, il disco vive di due sentimenti che si autoalimentano: violenza, come già detto, e tensione, come quella generata in “Queste brave persone”, con un finale lacerato, che chiede pacificazione. Pacificazione che, del resto, non si trova mai nell’album, se non, in parte, nell’altro passaggio a vuoto, ovvero la didascalica e poco stimolante “Istruzioni ad un cameraman”, che delude le aspettative offerte dal bel titolo. Due episodi su undici sono però del tutto perdonabili, soprattutto di fronte ad altri nove di un livello molto alto. Perché Frida-dagli-abiti-di-lusso va seguita. Su questo non ci sono dubbi.
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La recensione Haute Couture di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2006-09-12 00:00:00
COMMENTI (4)
sul sito dei frida fridaonline.iitalia.com sono scaricabili liberamente le canzoni del disco!
all'uglydog camp hai il dovere morale di farmi pervenire una copia :)
La voce è da spettacolo.. Mamma mia!
Proprio bravi
dovrebbe piacermi 'sta cosa.
indagherò.
e come sempre Villa scrive molto bene.