Electro, lo-fi, rap, trip-hop: un approccio multiforme che non si può intrappolare in un'etichetta
Dopo l'epoca del distanziamento sociale imposto dal Covid-19 arriva Social Nearness, l'album solista dei cinquant'anni di Arsen Palestini, una personalità sperimentatrice che non può essere costretta in un recinto, un filosofo musicale Electro - Lo Fi che compone un po' in italiano e un po' in inglese, un po' matematico e un po' rapper, un po' marchigiano e un po' cittadino del mondo.
Il trip-Hop rarefatto ma ritmato, profondo e sporco alla Massive Attack (True Fate feat Resonanz Kreis, Middle Aged Gangster feat schmiddi090, Away from this Town feat Mr Law), le sperimentazioni in stile "jazz facile" come lo definisce lui (Check, Love is a Hurdle Race, Ma no non è possibile), l'hip-hop civile ai tempi della pandemia con versi spinti ai limiti della rabbia (Ancora a fare guerre feat Fidel Kato, In questa malaria feat Cowjuk) e il funky vintage (Born Like Me in '73 feat Mofla): sono alcune delle sfumature sonore tra cui le dieci tracce del disco spaziano.
C'è anche l'indie-rap cantautorale, riflessivo e al contempo scanzonato, capace di porre quesiti esistenziali decisivi: "Ma quanto stai inguaiato?" (Mondo malato feat Stefano Segatori). Il lavoro di Arsen Palestini raccoglie diverse dimensioni, senza pensare troppo all'omogeneità finale ma preoccupandosi molto di alimentare la propria libertà.
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La recensione Social Nearness di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-03-08 23:17:50
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