Un disco che suona bene e sfugge alle categorie: demenziale nelle intenzioni e incisivo nei fatti, Marius Quintillus dimostra di saperci fare.
Stringate parole biografiche di circostanza ci introducono all'ascolto di Marius Quintillus, cantautore di genere prettamente demenziale (così si definisce) che alimenta il suo lascito discografico pubblicando il long play "L'i(n)mpresa eccez(z)ionale", seconda release dopo l'EP "Le scimmie (non) si lavano", che si lascia apprezzare per un titolo difficilmente sconfessabile.
Tornando al disco che ha visto di recente la luce, sono dieci le tracce di una proposta d'ascolto da Lucio a Lucio: sia l'open track che il brano di congedo presentano estratti da "Disperato Erotico Stomp" e "Futura" del compianto Dalla; nel mentre, un tourbillon di suoni eterogenei, quasi psichedelici nelle loro miscelazioni e visionari nella scelta dei titoli e delle conseguenti suggestioni/richiami. Il campano Marius Quintillus dimostra di saperci fare, forte di polso creativo e di un'ironica versatilità che lo porta ad approcciare i generi e viversela molto alla leggera. Musica demenziale, per quanto se ne voglia dire, plasmata in modo competente e per nulla superficiale.
Quello che resta è la voglia di cliccare play e cimentarsi da capo in questo viaggione alienante: la prima prova sulla lunga distanza coincide con un prodotto che sfugge alle categorie e brilla di personalità, autonomo, quasi eremitico rispetto al resto della musica che gira. Nulla a che fare con astrusi tecnicismi, c'è solo della buona musica fatta in modo originale, perché è maledettamente vero che "l'impresa più eccezionale è essere normale".
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La recensione L'i(n)mpresa eccez(z)ionale di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-02-15 19:29:38
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