Leonardo Checchi Supernova 2023 - Cantautoriale

Supernova precedente precedente

Un album soft-rock cantautoriale, non ancora del tutto maturo a livello tecnico

Classe ’72, il cantautore toscano Leonardo Checchi è uscito lo scorso 5 gennaio con il suo primo album, Supernova. Un disco che dimostra buone capacità creative, ma che necessita di qualche accorgimento tecnico.

In alcuni brani va completamente rivisto il mixaggio, mentre altri, in particolare Chissà se, cupa e al pianoforte, funzionano di più e meglio. In generale, in Supernova si può avvertire distintamente la timidezza e il percorso da autodidatta del cantautore, che preferisce scrivere e lavorare da sé piuttosto che esibirsi. Timidezza che si nota in particolare in una voce chiusa su sé stessa, che sembra più trattenuta che davvero liberata.

Più convincenti i testi rispetto agli arrangiamenti: molto grazioso quello di Ad occhi chiusi, fatto di speranze e sogni di bambini, peccato che il tempo dato dalla chitarra acustica e quello del cantato non sempre vadano d’accordo; dolcissimo quello di Di te sono perso, dove invece sono in armonia. Quello di Dolce e salato fa pensare allo stile di scrittura di Rino Gaetano (chi nasce, chi muore / chi vive, chi campa, rimanda al suo tipico elencare che troviamo ad esempio in Ma il cielo è sempre più blu), ma ancora una volta il mixaggio del brano non aiuta a goderselo.

Qualche aggiustamento qua e là e un po’ meno di timore a mostrarsi potrebbero davvero dare ai brani di Leonardo Checchi una marcia in più. Le capacità cantautoriali ci sono, è un peccato perderle in questioni tecniche.

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La recensione Supernova di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-01-23 10:33:00

COMMENTI (1)

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  • leonardochecchi 21 mesi fa Rispondi

    Consiglio, per chi volesse, l'ascolto in cuffia. Molti dei problemi di mixaggio che giustamente rileva Maria Stocchi nella sua gentile recensione vengono superati. Il mixaggio dei brani, infatti, è stato fatto con le cuffie e in un ascolto on the air si sentono le lacune molto marcate. Grazie a chi perde un po' del suo tempo nell'ascolto.