Da Vasco a Gemitaiz, il pop-rock di Mattia Bocchi è un eclettico insieme di influenze che si incontrano nel suo ultimo singolo
Nell'Acquario di Mattia Bocchi si nuota immersi tra le influenze rock, incontrando spunti da Fabrizio Moro, Vasco Rossi e Gemitaiz. È così che il cantautore parmigiano esordito nel 2018 si è approcciato al suo ultimo singolo, fondendo insieme elementi provenienti da diversi contesti. Il risultato è a dir poco convincente.
Suonata con delicatezza, la chitarra acustica apre il brano riportando chi ascolta alle pennate morbide del rock classico. Qui Mattia Bocchi scandisce le parole del testo in un rap non del tutto convinto, ma che riesce comunque a ottenere il risultato voluto. Ricordando la strofa di Bene di Gemitaiz, il tempo dettato dalla voce trascina chi ascolta fino all'ingresso di batteria e basso. Da ora il ritmo si fa più deciso e il cantato è libero di dirigersi verso costruzioni armoniche con le quali riesce ad aggiungere sfumature armoniche alla traccia.
Senza perdere mai energia, la canzone si dirige verso il ritornello. Un'esplosione di effetti e chitarre elettriche svelano una profondità nello spazio del brano che è rimasta nascosta fino a questo momento. Con un ambiente così saturo di suoni, la voce di Mattia Bocchi adesso può spiccare ancora più alta, tenendo le frasi lunghe e mostrando capacità canore per nulla scontate. Tanto quanto non lo sono quelle che ha dimostrato nel lavoro complessivo di L'acquario.
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La recensione L'acquario di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-01-16 00:24:00
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