Una ballata rock che invita ad accettare ciò che gli altri dicono di noi (tanto chi se ne frega...)
Con questa ballata rock, Alessandro Tosi rivendica la propria identità. Muovendosi sul confine che separa chi crede di potersi autodefinire da chi si adegua alle etichette, il cantautore romano prova a prendere posizione nel suo ultimo singolo Dicono di me. Un brano carico di effetti ambientali e ritmiche serrate, che ricordano Bruce Springsteen.
È l’anafora iniziale che torna dando l’impressione di un pensiero collettivo. La ripetizione dell'espressione “Dicono di me” suona come un'accoglienza, al limite del paradossale, di qualsiasi definizione affibbiata, perché in fondo saremo le stesse persone qualsiasi cosa diranno di noi. Questo sembrerebbe lo spirito che muove Dicono di me, offrendo una prospettiva condivisibile.
Ad accompagnare la riflessione, una gran quantità di chitarre elettriche annegate negli effetti più vari, da riverberi ai modulatori. Chi ascolta viene così riportato alle sonorità degli anni Ottanta e al rock d'autore, con un ruolo importante giocato anche dalla sezione ritmica. Basso e batteria suonano senza sbavature, mantenendo una linea semplice, che riesce così a non invadere le altre parti melodiche.
Un brano che ha da offrire sia come revival del pop-rock degli anni 2000, sia come riflessione sul tema dell'autenticità e dell'influenza degli altri nell'immagine che si ha di sé.
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La recensione Dicono di Me di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-01-17 17:19:00
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