Una biografia in musica
Dire che questo Mi di Do Vago, aka Giulio Deboni, sia una biografia in musica è la cosa più giusta, oltre che più fulminante, si possa affermare attorno a questo lavoro. Ed è lo stesso autore a confermarlo: "Album di 10 canzoni scritte tra i 23 e i 33 anni in diversi tempi, luoghi e spazi tra Islanda, Italia, Svezia e Francia: una cronologia cantautorale ambientata in diversi paesaggi interiori ed esteriori, naturalmente passati e idealmente futuri". Ecco allora che il cantautorato sperimentale e naif di Do Vago si riflette nelle sue plurime peregrinazioni: un pezzo come "Verdastro", il mio preferito è proprio una specie di girovagare sonico, un cammino senza meta in cui veniamo affiancati dallo stesso Deboni.
Un disco, quindi, per citare un titolo di un album seminale, Senza orario senza bandiera da un certo punto di vista e che, proprio per tale ragioni, ho gradito assai. "Granchi", "malgaro cimbro" o anche lo stesso "zio drone" sono altrettante tappe di un pellegrinaggio senza un luogo santo da visitare, senza un punto della mappa da raggiungere, senza alcuna bandierina da piantare su quel monte.
Qui non si danno i nomi ai posti che si toccano, non c'è esplorazione ma c'è un viaggio fine a se stesso oppure, se preferite, c'è una forma d'arte totalmente libera di essere tale.
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La recensione Mi di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-02-23 08:21:03
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