Il collettivo veronese celebra l'amico Miles Cooper Seaton, scomparso nel 2021, con una grande festa di psichedelia primitiva e ostinata gioia
"Ora chiudo gli occhi
e ripenso ad un amico
che è andato via lontano
e non ritorna più"
La scomparsa inaspettata di una persona cara è qualcosa che può paralizzare la mente e il corpo. Come si fa ad andare avanti quando la vita ti bastona così? Quando, quasi due anni fa, il fondatore degli Akron/Family Miles Cooper Seaton è scomparso in un incidente stradale, in casa dei suoi fratelli spirituali C+C=Maxigross devono essere stati tempi difficili, come si percepisce dalla lettera scritta da Tobjah per salutare il suo amico. L'elaborazione di questa tragedia diventa uno dei dischi più belli del collettivo: Cosmic Res, 9 tracce di psichedelia primitiva e astrale di ostinata gioia nel dolore.
Gli strumenti elettronici si erano affermati già nell’album Sale (Elas) del 2020, ma ora incontrano quelli acustici. Già il singolo Ooh, and it Makes Me Wonder anticipa questa aspetto di Cosmic Res: sintetizzatori glitch e basso, drum machine e sax, sono combinazioni sorprendentemente belle. Ma con Bruceremo Palo Santo e Mele d’argento si raggiunge un effetto è allucinogeno, con i due brani sono segnati dall’influenza degli Yes e da ritmiche incalzanti, in un turbine di sonorità in cui immergersi fino al collo.
Ma non è solo alla psichedelia la protagonista di Cosmic Res. L’album contiene anche ballate acustiche folk che non perdono d’occhio la sperimentazione, come Ora che vi sento: composto da una strumentazione dal timbro fumoso, l'arrangiamento si dirada per lasciare spazio alla voce sottile, a metà tra Battisti e Grateful Dead. O Aquila bianca, cuore pulsante del disco e dedica affettuosa a Miles, di cui compare un pezzetto in tutte le tracce. La perdita del “maestro” non è solo un momento doloroso, ma un’occasione per riflettere sulla libertà e per celebrare la grandezza di un amico che rivive in ogni giorno, anche se non è più qui.
Nei panorami spaziosi e riverberati, nei testi cantati con un sorriso rotto sul volto, ma soprattutto nell'intestardirsi a essere felici suonando insieme, Cosmic Res è un’opera romantica, nel senso originario della parola. Un lutto che diventa spirito vitale, rinascita, la spinta a farsi sentire anche da chi non può più farlo. Fino ad abbracciare anche noi, coinvolti in una festa sonora che scaccia via la tristezza.
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La recensione Cosmic Res di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-01-20 00:00:00
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