Radio Gotham, quattordici tracce in cui Rose Villain ci mostra tutto il suo talento, la sua sincerità, la sua
determinazione. Ma non solo, anche i suoi lati più deboli e più oscuri sono svelati, in un disco che ha molte facce e che racconta di tristezza, solitudine, malinconia e allo stesso tempo di desiderio, amore, rivincita e passione. È anche un grande tributo a New York, la città che l’ha resa Rose Villain e la donna che è, a Bruce Wayne e aIl cavaliere oscuro.
È il suo disco di debutto e racchiude i suoi singoli più forti e di successo a cui si sono aggiunti altri brani e altri featuring importanti, a sottolineare, se ce ne fosse bisogno, la credibilità dell’artista nella scena urban e non solo. Le due canzoni agli antipodi di questo album sono la track list Radio Gotham, il lato oscuro di Rose Villain, ma anche il suo lato cinematografico e scintillante, e Cartoni animati, una delle bellezze di questo disco, il lato tenero, la ragazzina innamorata col cuore spezzato, è una dedica per ogni adolescente che soffre per amore. C’è una nota positiva, ora la ragazzina gira con la Rari (la Ferrari, ndr) “a fare l’occhiolino con i fari a quella stronza delle elementari”.
E in mezzo a queste due canzoni c’è tutto un film, una serie di scene, di storie, piccole rivincite e grandi rivalse da parte di una donna che non teme di sperimentare, di osare, di essere femminista e anche sexy e seducente nella nelle sue canzoni e nella vita. Cantante, autrice, regista e producer, stile da diva internazionale eppure maschiaccio che conosce moto e macchine. Esprimere e mostrare ogni lato di se stessa cantando, “non chiedermi come stai io non parlo ma canto”.
Questo dice e questo fa Rose Villain, canta, e canta anche di sesso: Yazuka è una canzone estremamente significativa, parla di quel sesso che sai che non ti fa bene e non te ne farà, ma non puoi davvero sfuggirgli. Ne canta esplicitamente e con grande stile, paragonandolo alla mafia giapponese, alla quale non si può sopravvivere se decide di farti fuori. La metafora è molto forte, come tutto il brano, dove emerge anche la passione e la grande conoscenza dell’artista per il Giappone.
L’album è interamente prodotto da Sixpm e l’elenco di collaborazioni parte da Gué (e dalla voce originale di Elvis Presley nel brano Elvis) passando per Tony Effe con cui racconta la notte e le sue tentazioni fino ad arrivare a Salmo, fortemente voluto da Rose Villain nel suo disco. E anche lui, come lei, si apre, seguendone la scia, e ci svela le sue paure e i suoi pensieri più nascosti e insieme anestetizzano la depressione e l’ansia, contribuendo a sottolineare l’importanza della salute mentale e del chiedere aiuto senza remore: Lamette è il singolo che ha presentato l’album a cui è subito seguito il video.
Anche Carl Brave si è immedesimato nel mood di Rose, Moonlight ne è uno specchio fedele, e anche lui dà il suo meglio sulle note di Rehab; non è da tutti aprirsi così in un disco che non è il tuo. Ma il brano più prezioso forse èMonet, un vero gioiello, reso ancora più brillante dalla presenza a sorpresa di Elisa; insieme intrecciano parole che diventano suoni che sono sentimenti, i più profondi. Una canzone scritta da Rose per sua mamma e che emoziona al primo ascolto.
Il disco è molto intimo e forte, un saliscendi di sensazioni in cui Rose Villain ci guida prima come una super eroina dark, splendida nella sua macchina di lusso attraverso le sue esperienze, e poi come una donna libera, altrettanto splendida, che ci fa entrare nel suo cuore e nei suoi pensieri attraverso le sue canzoni.
Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.