La confusione è il titolo del nuovo lavoro di inediti di Pillo, cantautore nato a Corigliano Calabro ma bolognese d'adozione. A due anni di distanza dal suo primo EP, torna con un disco di sette brani che provano a miscelare le varie identità dell'artista, perennemente in bilico tra le influenze adolescenziali e il desiderio di proporre una canzone d'autore moderna e frizzantina.
Con un'impostazione vocale fortemente debitrice degli anni '90, Pillo si dimena fra indie-rock scanzonato ("Ignoro"), elettropop ("LOFT") e ballate lo-fi ("KTM", "Ricordi"). Continui cambi di direzione che non aiutando a definirne l'identità artistica, ma quantomeno restituiscono la credibilità di un progetto che produce musica genuina, un po' contratta, ma autentica.
Ineccepibile fin dal titolo, La confusione rispecchia lo stato d'animo e artistico del suo autore, percorrendo sentieri paralleli senza raggiungere mai un punto d'incontro definitivo e rassicurante. La strada da fare è ancora parecchia, ma l'attitudine sembra essere quella giusta e la buona volontà non manca di sicuro. Bisognerebbe capire se Pillo è quello di brani come "TUM" o quello più romantico e britpop di "Polveri Soft". Forse la verità, come sempre, sta nel mezzo.
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