Un crossover di rock, metal e grunge per un disco che suona potente, compatto e contemporaneo. Alza il volume è fatti trasportare!
Bite the bullet è il primo lavoro discografico dei Rainvain (Samuele, Enrico, Matteo e Stefano), band di Udine, attiva dal 2020.
Si tratta di una raccolta di sei brani che si muovono tra il rock e il grunge, con una deriva quasi metal, fatta di alta gradazione di gain e suoni crudi.
Testi aggressivi e penetranti parlano della società contemporanea, del suo decadimento morale, dell'incapacità di comunicare, dell'incertezza come unica certezza, dell'indifferenza generale, di un'apatia diffusa.
La formazione è standard, composta da batteria, basso elettrico, chitarra ritmica, chitarra solista e voce. Bite the bullet gioca subito a carte scoperte partendo con un riff potente e incisivo di chitarra, una batteria granitica e un basso metallico il giusto. La voce sempre sull'orlo della saturazione mostra un graffio interessante e un carisma che ti prende nota dopo nota, senza fretta.
Il suono degli strumenti corrisponde al suono delle pance, delle viscere e rende queste canzoni così compatte, urgenti, scottanti. D'altronde una band che nasce durante un periodo così difficile come quello della pandemia non può far altro che portarsi dietro, anche inconsciamente, una quantità di ombre e mostri difficile da quantificare.
Interessante il crossover tra la batteria che ha un'attitudine rock, chitarra e basso che invece si muovono su un terreno un po' più pesante e la voce, figlia invece una lezione grunge internazionale. C'è da dire, di contro, che la durata delle canzoni e l'utilizzo molto standard della forma canzone pop indicano sicuramente un compromesso più radiofonico e spendibile sulle piattaforme digitali, dove non c'è più spazio per soli di bravura, suite introduttive o altre strutture che non siano strettissimamente organiche ai moduli compositivi pop.
In conclusione Bite the bullet è un disco potente, un disco che, se da una parte può sembrare frutto di un'emergenza comunicativa, dall'altra lascia trasparire un lavoro di pianificazione intelligente e sottotraccia, che non solo non depotenzia le canzoni, ma forse addirittura ne rafforza l'impatto per un orecchio più avvezzo alla musica pop.
L'ascolto è adrenalinico, si lascia travolgere da tutte le sfumature di aggressività con piacere e soddisfazione. Il lavoro di missaggio e mastering è trasparente e onesto e contribuisce a dare ordine e valore a questo ep che già in fase di composizione ed arrangiamento funziona bene.
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La recensione Bite the bullet di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-02-27 17:52:32
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