Pop sanremese costruito a modo, la fine di un amore dalle tinte moderate
Quello di MODNA è un pop canonico da far paura, con il piano che detta legge ritmica per tutta la prima strofa, con gli altri strumenti che intervengono nel pre-chorus con dolcezza, per accompagnare il ritornello, pacato, arricchito da percussioni elettroniche. Non si impara dalle guerre è un brano che fa leva sulla dolcezza dei toni, sulla malinconia tendente alla tristezza, al limite con l'auto-compassione. Un brano medio sanremese, costruito a modo da una penna che sa muoversi con destrezza in un genere musicale che si rinnova da solo in continuazione, rimanendo sempre identico a se stesso.
In Non si impara dalle guerre Modna canta della fine di un amore, e lo fa in un modo che fa intuire l'assenza di una via d'uscita. Sembra non esserci modo di dimenticare quello che non si ha più, bere o ballare non serve a nulla ormai, si sta male e basta. Gli echi drammatici rimandano alla musica essenziale di Ultimo, con qualche eco melodico di Tiziano nazionale, e questo gioca come una conferma di quanto già detto. Modna ci sa fare, accompagna chi ascolta in un territorio sicuro da suoni bruschi o sforzi acustici, calcando in modo esatto solchi già scavati a profondità notevoli.
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La recensione NON SI IMPARA DALLE GUERRE di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-02-19 11:44:08
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