Un disco che tocca il cuore, dove chitarra, sax e piano intrecciano intime suite per raccontare le emozioni di una generazione
“Se ci fosse un posto dove morire in pace,
Se ci fosse un posto dove dormire e poi ricominciare”
Se dovessi trovare quel posto, sarebbe la laguna veneta dei Denoise. Dove il fango di amore giovanile, jazz e armonie corali ci fa affondare. Sono tre ragazzi delicati, che suonano con timidezza, quasi a non voler strafare. Quando invece il loro secondo disco, E poi in un momento diverso dagli altri, è un piccolo gioiello.
Il cuore dell’album è la sua lentezza. Non si tratta solo di bpm, ma di attitudine: suonano senza fretta, lasciano che le note fluiscano dagli strumenti. Lo stesso per la voce di Novecento, il cantante, sussurrata al microfono con un tono soffocato. Intorno a lui una folta nebbia di effetti lo avvolge, senza lasciare un secondo di silenzio. Una struttura musicale che si avvicina a quella di un King Krule più pulito o Alice Phoebe Lou. La chitarra suona lunghi accordi jazz, mentre le frasi di pianoforte e sax impreziosiscono la melodia. Il numero di voci e strumenti raggiunge il picco in Io tu noi settembre, a cui ha collaborato anche Rareș.
E poi in un momento diverso dagli altri non è però un album monotono. La batteria trasforma Accelerare e Icaro in brani dinamici. Qui i Denoise si spostano verso lo shoegaze, per mostrare il carattere più travolgente dell’album.
A volte sto giù ed è il segno di questi anni
e non voglio armi e non voglio drammi
E poi in un momento diverso dagli altri è un disco malinconico e generazionale. L’introspezione caratterizza i testi di molti musicisti della nostra generazione: basta pensare ad Ariete, Emma Nolde, Lil Kvneki, Drast o Generic Animal, per citare alcune delle penne migliori da questo punto di vista. Questi versi di Accelerare pescano a piene mani nel periodo in cui ci siamo formati. Sicuramente non è oggi che ne usciremo, sempre che se ne voglia uscire. Ma intanto questo guardarsi così ossessivamente dentro ha portato alla luce un’altra perla rara.
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La recensione E poi in un momento diverso dagli altri di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-01-27 00:00:00
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