Pelle contro pelle, nuovo singolo dei The Vice, è una maledizione sonora. Dopo due ascolti non puoi fare a meno di cantarla correndo nudo per casa. Poi ti fermi e ti chiedi come mai, cosa stia succedendo, cosa sia l'elemento che fa di questa melodia infernale una potenziale hit. Un testo minimale che non necessita chissà quale comprensione, un'immagine chiara evocata.
Il vizio evocato dai The Vice con la loro musica è un vizio appiccicaticcio, fatto di ritmi incalzanti e contenitori di plastica rosa e blu elettrico, ombretti che coprono sguardi ammiccanti in modo strano e quasi preoccupante. Reiterando l'ascolto di Pelle contro pelle inizia a serpeggiare in noi l'idea sottointesa dell'autodistruzione che questo pezzo sembra portare con sé, un'autodistruzione pop dallo sguardo in parte ironico e in parte disperato. Manca la sgangheratezza che in altri singoli aveva caratterizzato la band milanese, perchè si tratta di un fulmine pop che deve convincere a essere messo in alta rotazione.
Nella ricerca della perfezione Pelle contro pelle lascia per strada un po' di innocenza e inconsapevolezza, che non avrebbero guastato. I The Vice peccano forse di presunzione, stracciano quello che potrebbe essere glam e lo forzano cercando di renderlo iconico. La riuscita di tutto questo non è andata forse come previsto, ma queste imprese non possono far altro che far sorridere.
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