Una canzone in bilico costante fra analogico e digitale, per un registro espressivo che può trovare interessanti sviluppi e splende di personale sincerità
Elia Arduino veste il nome d'arte Stasi e alimenta il proprio lascito discografico attraverso la pubblicazione di singoli; lo scorso autunno ha visto la luce "Domani (Yakamoz)", canzone licenziata da Concerti Dischi su distribuzione Believe.
Una traccia la cui storia inizia un anno prima, nel 2021, proprio durante una delle recrudescenze pandemiche: di nuovo lontani, in una situazione di distacco dove ognuno ha imparato a dare un determinato peso specifico a gesti e consuetudini che, nei lockdown, sono diventati momenti del quotidiano sempre più rari. Su tappeti in costante bilico fra analogico e digitale, Stasi muove il suo cantautorato attento ai dettagli e a narrare le piccole cose, lasciando in ogni caso uno spiraglio aperto alla speranza, sentimento da cui l'essere umano non può prescindere.
Di strada ce n'è sicuramente da fare e Stasi, insieme alle altre persone che stanno lavorando al progetto, saprò certamente come definire al meglio il proprio registro espressivo, ma una cosa è certa: abbiamo a che fare con idee che sono chiare, migliorabili certo, ma per nulla improvvisate o che prestano il fianco alle tendenze discografiche del momento o alle dinamiche performative odierne.
Avanti così, con identità e coerenza: in tali casi il tempo non è assolutamente un tiranno, e ci sarà modo di guardare al domani con sicura fiducia sul da farsi.
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La recensione Domani (Yakamoz) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-03-15 13:34:51
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