Lilith [Umbria]
Una Diversa Abilità 2006 - Rock

Una Diversa Abilità

"Una Diversa Abilità" è un disco che convince. Musicalmente compatto, sicuro e scuro. Scuro come i testi che lo portano ad esplorare tematiche mai leggere o spensierate. Il filo che lega i vari pezzi, sottile e presente eppure mai ostentato, è un senso di dolore, che attraversa le dodici canzoni legandosi ora al riaffiorare dei ricordi ("Animazione") ora all'immaginario della guerra ("Terra" e "Leggenda": "La sera tornati alle nostre case dopo le sirene / i polmoni bruciati, le mani che tremano / carezziamo i nostri figli"). Sviscerati da punti di vista continuamente diversi, questi temi segnano inevitabilmente l'umore del disco. Che come è detto è buio e cupo, anche per l'uso di vocaboli e versi che creano una tensione interna ai singoli pezzi che ricorda la scrittura di Filippo Gatti ("Mi sono mischiato a voi / nelle piazze nei cortei, nelle chiese / dove vecchie innamorate di Dio / si stringono ai rosari", ancora "Leggenda", uno dei pezzi migliori), ma anche qualcosa del primo De Gregori ("Questa storia", con la sua narrazione in terza persona e con soggetto indefinito). Questo umore generale crea atmosfere affini ai Valentina Dorme, con l'aggiunta, però, di una vocalità più pop e impostata, che, una delle poche pecche, sulla lunga distanza tende ad essere troppo enfatica.

L'equilibrio regge, ma è più che delicato: a livello musicale, infatti, non c'è nulla che faccia gridare al miracolo. Rispetto a tanti prodotti nella media, la differenza la fanno le liriche. Dovessero cambiare o scadere di valore, i Lilith rischierebbero di venire catalogati nella scia dei Negramaro, ovvero prodotto di buon livello ma con poco mordente.

Se, al contrario, le musiche arrivassero alla medesima incisività dei testi, ci troveremmo di fronte ad un nome che non avrebbe nulla da invidiare alle firme maggiori del panorama italiano.

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