Il duo romano fa il suo esordio nel panorama musicale italiano con un disco che, a parte qualche piccolo inciampo lirico, racchiude un interessante mix tra pop rock e musica elettronica
Nel corso degli anni sono stati molti gli artisti che hanno deciso di isolarsi per creare nuovi brani. Da "Canzoni dell'appartamento" di Morgan ai Verdena con la loro Henhouse di Albino, la storia è piena di musicisti che, nel silenzio della propria casa o di un posto a loro caro, hanno trovato la linfa vitale per la loro creatività.
Anche le shes per il loro primo album hanno deciso di estraniarsi dal mondo per un po', alla ricerca di nuovi suoni e parole da trasformare in musica. Abissi di lucciole, l'album d'esordio della band romana formata da Mikaela Dema e Ambra Lorenzini è stato un lavoro concepito nelle ultime settimane di lockdown, "chiuse in casa a Roma con una chitarra e molti fogli pieni di parole, accordi e correzioni sparsi per terra".
I dieci brani attraverso i quali questo disco si snoda, sono caratterizzati da un insieme di sound diversi, frutto dalla mescolanza tra atmosfere pop rock (io e te), indietronic (resistenza) e alternative (fai finta di no). Un'eterogeneità sonora incorniciata da testi che, sondando in lungo e in largo i dubbi, le insicurezze e la malinconia che spesso accompagnano la fine di una storia d'amore, sarebbero potuti essere magari un po' più curati (fuochi d'artificio).
Nonostante questo, pezzi come converse racchiudono degli spunti davvero interessanti. La quinta traccia del disco è infatti una riflessione su quanto a volte i pregiudizi e la chiusura mentale maschile rappresentino l'ostacolo più grande al definitivo raggiungimento della parità di genere ("Nella prossima vita voglio nascere uomo, solo per capire se si vive un po' meglio").
Abissi di luce, grazie all'unione di influenze musicali a metà strada tra il passato e la contemporaneità, è un disco tutto sommato piacevole, ideale per leccarsi le ferite nel post-rottura con il proprio partner.
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La recensione abissi di lucciole di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-03-01 09:19:00
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