Non era facile infilare la parola Burattinaio nella strofa di un pezzo EDM. Eppure Alec Temple ci è riuscito, cremonese classe '97, in strofe minimali e poetiche che non fanno altro che rendere ancor più potente il ritornello danzereccio, con parole non scontate.
Una voce vellutata che gioca su due ottave – più falsetto – nel raccontare allucinazioni e percorsi mentali inaspettati chiedendo fiducia e forse anche aiuto agli altri, mentre i pensieri scappano. Una produzione che fa sentire i neon negli occhi, gli stessi della copertina, semplice ma attenta ai dettagli.
Un brano che non esplode subito ma ti fa attendere tantissimo il drop mentre ti racconta una storia, e poi quando arriva – come per alcune cose di Cosmo – è soltanto l'ultima tessera che completa il puzzle, ma già prima, sotto gli strati di synth e di ritmica, soltanto con testo e musica, c'era una bella canzone.
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