Un album graffiante
III dei Fvzz Popvli è un disco che definire graffiante è dire poco. Già perché, è un pezzo come "Tied", non a caso la mia traccia preferita, sta a lì a certificarlo, la possanza dimostrata nella psichedelia mischiata al garage da parte della band di Roma è davvero di alta scuola.
Intendiamoci: se dal punto di vista dell'attitudine e del rispetto al genere di appartenenza veleggiamo su livelli decisamente interessanti, meno si può dire dal punto di vista della ricerca musicale, magari di soluzioni un attimo più alternative o di deviazioni dal "seminato" del punk-garage-rock. Eppure, e di ciò sono fermamente convinto, ai Fvzz Popvli non interessa più di tanto fare ricerca sulla musica ma, più prosaicamente, "farla" e farla a tutto volume. Partendo da questi presupposti mi pare proprio che la missione sia stata oltremodo compiuta.
Le tematiche musicali si distaccano notevolmente dai precedenti lavori, prediligendo uno stile più garage – acid rock – punk, rispetto al sound stoner-psych dei primi due album. Stooges, Dead Boys, Agent Orange, Hawkwind, Ty Segall, Motorhead, Misfits sono alcune tra le band che hanno influenzato maggiormente il paesaggio sonico-compositivo dell’LP. Il titolo dell’album, 'III', è stato scelto come elemento di distacco dalla feroce categorizzazione del panorama musicale moderno: "O ti ascolti il disco, oppure non saprai mai di cosa stiamo parlando".
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La recensione III di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-03-03 00:00:00
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