Distorsioni melodiose
Quando parte "Zena", quinta traccia di Vivere Nascosto dei BRX!T ammetto di essermi emozionato. Non solo perché ho trovato questa canzone particolarmente evocativa ma anche perché il pezzo in questione presenta una plasticità, coerenza e, perché no, livello di arrangiamenti che, almeno per il mio gusto, rappresentano il picco assoluto, almeno per questo disco, del lavoro della band torinese. Band che attraverso liriche taglienti e arrangiamenti pieni di riverberi, ci consegna un garage-punk di maniera, sempre molto gradevole e ben congeniato ma non sempre, almeno per me, perfettamente a fuoco.
Questo infatti è un disco che si potrebbe benissimo definire a "scoppio ritardato" con una partenza meno felice rispetto alla sua conclusione. Però, c'è anche da dire che, nella logica di volere "vedere il bicchiere mezzo pieno" una fine più bella dell'inizio lascerà sempre un ricordo migliore nell'ascoltatore, a costo di arrivarci fino in fondo no?
"Otto tracce che racchiudono tre anni di lavoro, tra sessioni di scrittura in sala prove e viaggi tra vari studi di registrazione, e che raccontano nell'intimità quel che sono i BRX!T: quattro ragazzi che hanno una voglia incredibile di raccontarsi e mettersi in gioco, scrivendo un album eterogeneo che tiene le otto canzoni legate tra loro tramite un'anima comune. Dalla rabbia generazionale alla perdita passando per la pandemia e le cose che più ci annoiano, Vivere di Nascosto parla della realtà che viviamo ogni giorno nei nuovi anni venti raccontata con suoni grezzi, distorsioni sporche e colpi di batteria serrati".
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La recensione Vivere di Nascosto di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-03-10 00:00:00
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