Un buona canzone pop sincera ed emotiva, con un sapore sanremese e non troppa originalità
Dietro l’elegante nome del filosofo francese si nasconde Vito Antonio Porreca, alle spalle una manciata di singoli rilasciati da quando ha deciso di dedicarsi ad una declinazione contemporanea della classica canzone pop italiana con uno pseudonimo che, in qualche modo, ne suggerisce la vocazione riflessiva ed esistenziale. In Tornerò, accompagnato da un ampio ed accogliente tappeto di orchestrazione e piano, b>, in un pezzo malinconico che trova slancio in un ritornello che si illumina della fiducia che “un momento non dura per sempre”.
I toni sono quelli del pop italiano, più precisamente di una certa declinazione sanremese che abbiamo sentito negli ultimi anni: la voce calda di Cartesio, a metà fra canzone melodica e suggestioni urbani pop, l’arrangiamento semplice e pulito, dal sapore classico leggermente svecchiato, un’autonarrazione sincera e intimista in cui per molti ascoltatori, soprattutto più giovani, non sarebbe difficile specchiarsi.
Una facilità di comprensione e immedesimazione che è uno dei punti forti del brano, ma anche la spia di una certa prevedibilità: dal punto di vista lirico Tornerò offre tanta sincerità emotiva ma poca fantasia e originalità nell’esposizione, risultando spesso didascalico o, se non altro, già sentito. Insieme alle qualità di scrittura e interpretazione che emergono già abbastanza evidenti, ci vorrebbe un po’ di sottigliezza in più, e magari verrà naturalmente con il tempo.
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La recensione Tornerò di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-04-18 11:11:43
COMMENTI (1)
Grazie ragazzi, sfrutteró le vostre critiche costruttive per crescere ancora ♥️