Operazione decisamente insolita quella della compilation Transromagna, che vede alcuni dei gruppi più originali dell'area romagnola cimentarsi con pezzi classici della musica da ballo locale, ovvero il liscio. Sulla carta un progetto simile poteva comportare rischi notevoli, visto che in questi casi la cazzata è sempre dietro l'angolo. L'entusiasmo e la personalità delle band coinvolte hanno invece contribuito a creare un prodotto di buona fattura, oltre che di piacevole ascolto.
I generi proposti sono dei più svariati: dallo ska (Titta e le Fecce Tricolori) alle contaminazioni popolar-jazzistiche (Ochtopus), dal folk (Bevano Est) al rock chitarristico (Ossessione), dal pop (Trio Italiano) al punk (Lambrusco Kids), per arrivare all'elettronica dei Sutura, ideale punto di congiunzione fra la musica da ballo tradizionale e quella moderna. Certo, qualcuna delle 17 canzoni contenute nel CD non convince completamente e in almeno un episodio la qualità della registrazione lascia a desiderare, ma è l'operazione nel suo insieme a piacere, quasi a dimostrare che la distanza fra il liscio e le sonorità più attuali non è così tanta come normalmente si crede, tant'è che nessuna delle band in questione ha dovuto rinunciare al proprio sound per eseguire questi brani. In alcuni casi sembra anzi che si tratti non di cover, ma di composizioni originali: sono a nostro avviso i momenti migliori del CD, fra i quali meritano di essere segnalati almeno La canzone del mare degli Apple Pie, con sonorità vicine agli U2, l'inquietante rilettura in chiave elettronica de La mazurka di periferia degli Eh?, Romagna capitale dei Tecnikamista e l'iniziale La pìda, dedicata alla piadina romagnola, eseguita da tutti i gruppi insieme. Il vero capolavoro della compilation è comunque l'intensa Polvere di Lilith, degna della migliore Marianne Faithfull.
In conclusione quindi una compilation notevole, con band non famosissime ma che (forse per questo?) non hanno timore a mettersi in discussione affrontando un repertorio diverso dal loro, e questo non è poco. In altre parole, un acquisto consigliatissimo.
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La recensione Transromagna di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 1999-07-21 00:00:00
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