Un po' Super Mario Bros un po' film della Pixar: Per ridere dei Funky Lemonade è un'esplosione di funk che vi farà venire voglia di divertirvi e ballare
Per ridere dei Funky Lemonade è un drink frizzante al gusto di funk. Ne bevi un sorso e già inizi a muovere la testa a tempo. A metà ti lasci alle spalle i brutti pensieri e cominci a ballare. È un disco con un sorriso scanzonato sulle labbra che ti trascina nel suo groove divertente e irresistibile.
Parola d'ordine: leggerezza. Leggerezza nel sound, nei testi, nella voce delicatissima di Spinozo (X Factor 2021). Leggero è anche l’approccio alla musica dei Funky Lemonade, ma non per questo da intendere come non serio: i brani, infatti, sono curati ed eseguiti in modo impeccabile.
"Se ridere non ti viene / Se non ti senti più bene / Balla insieme a noi". Sono queste le prime parole che sentiamo cantare da Spinozo nel disco, contenute nel pezzo d’apertura. La title-track è funky che più funky non si può, e setta chiaramente il mood allegro del LP, che vuole scacciare ogni tipo di ansie e tristezze. Quando entrano i synth, il brano sembra uscito direttamente da Super Mario Bros. 430 foto starebbe invece benissimo in un film della Pixar: più soft e r’n’b, ha echi di Neffa e Ghemon. La puoi imparare a memoria e cantare già dal secondo ritornello. ¼ di Miglio simboleggia un livello difficile del videogame di Per ridere, tramesso dal sound ritmato e inafferrabile del brano e dalla sua ritmica nervosa. A metà la canzone cambia; come se cadesse in una voragine prende di colpo una metallica sfumatura dark, e senza preavviso lascia spazio alla voce di Vin Diesel in Fast & Furious.
Notevole anche il resto dei brani: Stare nel chill frizza come Per ridere, con i suoi synth iniziali simili a piccole scosse, e intanto ti fa venire voglia di starci pure tu nel chill con questi divertentissimi bergamaschi; Mesopotamio parte con un basso cupo che si srotola in un pezzo più vintage, con riferimenti psych-pop mescolati ai Nu Genea – e poi di botto la voce di Alessandro Barbero, ormai storico idolo delle masse, che ci incita a provare a cambiare il futuro; Passerà è il pezzo più romantico e malinconico dell’album, con le sue atmosfere psichedeliche alla Tame Impala; Provinchad ha un campionamento di Valerio Lundini che annuncia un’inaspettata esplosione di schitarrate distorte; Fragili, a chiusura del disco, è un brano tra il jazz, il soul e lo psych-pop, sulla scia di Delicatoni e Venerus. Molto soft, con una chitarra morbida e canterina, sfuma in risate di pancia super contagiose – e solo con una bella risata poteva concludersi questo disco, attraversato per intero dall’influenza dei Vulfpeck.
La band bergamasca nata nel 2015 dall'idea dei due fratelli Luca e Matteo Coluccia (basso e chitarra), ai quali - dopo l’EP Funkcedonia (2018) - dall'album Voulez-vous cachet? (Avec Moi) (2019) si è aggiunta la chitarra di Fulvio Marcarini e la tastiera di Marco Ravelli (Pinguini Tattici Nucleari), ha fatto davvero un bel lavoro, impreziosito dalla collaborazione con Spinozo. Per ridere, che è una cosa seria, anzi serissima. Bravi.
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La recensione PER RIDERE di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-03-31 16:56:00
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