Il nuovo pezzo della band originaria del Lago di Garda si scaglia contro il sistema capitalista a suon di disco music anni '70
Un po' Studio 54 un po' Calibro 35. E non stiamo dando i numeri. Money, il nuovo singolo degli 3nema sembra un brano uscito da un film poliziottesco girato all'interno di una discoteca newyorkese (o di Milano?) nel bel mezzo degli anni '70.
Un pezzo ben calibrato tra il rock e la disco music di quegli anni. Due filoni musicali perfettamente in linea con la 70s nostalgia che da sempre è il marchio di fabbrica del gruppo originario del Lago di Garda.
Il nuovo pezzo creato dalle sapienti mani del trio lombardo, è una dura invettiva contro l'uso smodato che la gente fa dei soldi, "soprattutto le generazioni più giovani, e del modo in cui le persone li cercano e li inseguono, con ossessione".
Se Roger Waters, nel lontano 1973, avesse unito il suo odio atavico verso il capitalismo all'ascolto dei dischi delle Siser Sledge e dei Kool and the Gang probabilmente Money dei Pink Floyd avrebbe un mood molto simile all'omonima fatica discografica degli 3nema.
Supportata da un monolitico groove di basso, azzeccatissimi contrappunti dalla sezione dei fiati e uno scatenato e bellissimo assolo di chitarra dopato di distorsioni e wah-wah, l'ultima canzone della band gardesana non avrebbe affatto sfigurato nelle scene più cafone di Romanzo Criminale. Libano, Dandi e Freddo approved.
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La recensione Money di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-04-02 13:40:00
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