oodal Due punti 2023 - Pop, Indie, Post-Rock

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Un gioco di contrasti pop, stratificato e oscuro, ma sempre sognante

Due punti. Non come l'inizio di un discorso, ma come la spiegazione di qualcosa, l'approfondimento analitico di un concetto appena espresso, o di un accenno di musica appena fatto ascoltare a qualcuno. Così si presenta il disco d'esordio degli oodal, formazione fiorentina in attività dall'ormai lontano 2019, come un piccolo prontuario di quello che la declinazione del loro pop può diventare, attraversando qualche metamorfosi, ma con una radice sognante invariata.

Unire petali di rosa essiccati e piccoli sassi, il duro e il leggero, questa sembra essre ela strada degli oodal, a partire dalla copertina del loro album. I contrasti si dispiegano in questi trenta minuti molto interessanti, e a volte li si trova dentro una stessa canzone, e Vicino ne è un esempio perfetto, con quella sua struttura da singolone pop danzereccio, ma con un minuto finale attorniato da bassi oscuri e da un'influenza elettronica più appesantita.

Due punti è un disco dalle grandi stratificazioni, complesso nel risultato, efficace nelle intenzioni. L'approccio melodico non viene perso mai di vista, anche in un brano quasi post-rock come Polvere, dentro le marcate trame di basso di Frigo, o nel finale epico di Inizio. Dentro le diverse influenze, i diversi modi di declinare un mondo musicale, c'è un'acqua comune a tutto, una consapevolezza spavalda che declina le somiglianze e le rende originali. Un grande lavoro.

 

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La recensione Due punti di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-05-30 16:35:29

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