"In questi otto brani ci sono parole mai dette, intime e nostalgiche ma anche parole nuove, forti e adulte – è il commento di Nòe – È un album complesso, con legami che stringono le canzoni l’una all’altra, riassumendo un periodo di crescita e realizzazione personale. Sentirsi donna, comprendersi adulta e affrontare le proprie paure è stato un processo importante. È stato come sentire un vento improvviso, che spalanca gli occhi e lascia affiorare ricordi ed emozioni. Da qui il titolo, Troppo caldo all’improvviso".
Troppo caldo all'improvviso di Noè, cantautrice siciliana trapianta a Milano, è un pendolo. Un pendolo che, in modo costante e continuativo, senza fermarsi mai, oscilla tra la perdita, forse dell'innocenza sicuramente di una certa parte di giovinezza e la crescita. Ecco, proprio attraverso questi due poli, si snodano otto canzoni dal sapore pop molto contemporaneo, con la bellissima "Scirocco" che guida un po' tutto il gruppo. Intendiamoci: questo è un disco ben rifinito e ottimamente prodotto, con dei testi senza ombra di dubbio interessanti e cesellati con grande garbo. E proprio il garbo, diffuso e massiccio, è forse la qualità migliore di questo lavoro.
Va anche detto, almeno dal mio punto di vista, che l'lp vede un inizio un po' troppo in sordina mentre invece la chiusura si sottolinea per contenere i pezzi migliori. Al di là, comunque, di questa sorta di squilibrio Noè è brava e si sente. Ne vogliamo ancora, ne vogliamo sentire di più.
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