Dopo l'ascolto di Your Grace dei BODE, il primo pensiero che viene in mente è: com'è possibile che questa canzone sia stata fatta in Italia? Il nuovo singolo della band formata da Salvatore Fiorentino e Giovanni Basile, potrebbe tranquillamente passare in una radio di musica alternative americana senza che nessun ascoltatore "autoctono" riesca a rendersi conto che gli autori di questo pezzo sono nati a Palermo e non a Los Angeles o Seattle.
Il delicato arpeggio di chitarra presente nell'introduzione del brano si sposa molto bene con l'evanescente ritornello, nel quale la band canta di come a volte i difetti che spesso ci fanno sentire inadeguati sono in realtà i nostri punti di forza, in grado di renderci unici nel nostro genere.
Your Grace è una canzone che ricorda per molti aspetti quelle sonorità perfettamente bilanciate tra l'indie e il folk, salite alla ribalta tra la fine degli anni '90 e la prima decade del nuovo millennio grazie al talento di artisti come Elliott Smith, Ani DiFranco e Bon Iver.
E proprio come questi grandi musicisti, l'ultimo singolo dei BODE punta tutto sulla delicatezza e sulla semplicità sia lirica che sonora per descrivere gli aspetti più difficili del mondo che ci circonda. Un'attitudine che purtroppo si è persa da tempo, risucchiata da un mercato musicale saturo di inutili pacchianerie e arzigogoli, troppo spesso concentrato sulla forma più che sulla sostanza.
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