Oslavia Fragili 2023 - Rock, Alternativo, Rock d'autore

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Una miscela di pop e rock che mischia il giusto grado di godibilità e ricercatezza.

Per capire gli Oslavia si può cominciare da Punkish, ultima traccia di Fragili, la loro ultima fatica discografica: qui, con piglio autoironico e chitarre belle tirate, la band milanese dichiara tutto il proprio anacronistico amore per il mondo dei concerti rock, tra chiome ormai ingrigite e chiodi borchiati, “con le corna tese in alto ad invocare il nostro palco”.

Un brano che riassume bene l’approccio del gruppo: un forte legame con l’aspetto performativo delle canzoni, con la dimensione live fatta di sudore ed entusiasmo, ed un amore per la musica rock, quel genere ormai percepito come tanto antico da provenire direttamente “dall’aldilà”. Da questa combinazione nascono canzoni fortemente radicate nelle sonorità del secolo scorso, nelle quali una solida base di pop rock viene contaminata di volta in volta da venature di ska (Elisa in Molise, Come fai?), accelerate punk (la già citata Punkish), assoli hard blues (Irene), divagazioni jazz (Parentesi inutili), e inni alt-rock (Nuovi eroi). L’orizzonte narrativo è quello della quotidianità, riletta con le lenti dell’ironia nelle sue storture e idiosincrasie: si passa dall’ossessione per social e smartphone, la tendenza a scegliersi facili idoli e punti di riferimento, le convenzioni sociali, la sostenibilità e l’attenzione all’ambiente usate esclusivamente come bandierine identificative…

Fragili, contrariamente a quanto suggerisce il titolo, è un disco solido che non mancherà di dare soddisfazione agli amanti di un rock interessato a contaminarsi e intersecarsi con altri generi senza rinunciare al proprio carattere energico di musica suonata su un palco.

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La recensione Fragili di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-05-03 23:36:27

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