Ettore Giuradei
NEVROTICA/POLITICA 2023 - Cantautoriale, Folk

NEVROTICA/POLITICA
28/06/2023 - 19:38 Scritto da Giuseppe Catani

SarĂ  la musica a farci piangere.

La produzione è di Marco Parente, i riferimenti sono tanti e sparsi in ogni direzione (libri, documentari, poesia, filosofi…), il suono registrato in diretta. L’artigianato trionfa: gestazione lunga, la band che si cerca, si confronta, si ascolta. Come ai vecchi tempi. Quelli che piacciono a Ettore Giuradei. Povertà, per dire: l’album si apre così, con un violino in trance messo in moto da Enzo Albini, che scalpita e regala atmosfere in grado di evocare l’Eugenio Finardi della seconda metà dei ’70.

Nevrotica/Politica, poi, viaggia un po’ dove gli pare e piace. Si accende di continuo, regala sorprese e certezze. Sputa fuori elettricità assieme a delicatezze acustiche, regala momenti sghembi in stile anni ’90 (Manca), si incaponisce con letture scheletriche, essenziali (Policrate), si lancia tra improvvise imbarcate prog (e psych) alquanto visionarie (volutamente disordinate), che si riassumono in Caos, lunga cavalcata dal titolo non casuale. Poi rimane tutto il resto: il rock, gli inevitabili momenti intimisti, qualche influenza blues, forse persino jazz, non foss’altro per le esperienze pregresse dei musicisti coinvolti in studio. Che formano una band (oltre il già citato Albini, ecco Fidel Fogaroli, Giacomo Papetti, Filippo Sala, Gabriele Ponticiello) pronta a mettersi in gioco (costringere tutti a suonare in presa diretta sarebbe cosa buona e giusta, servirebbe un decreto...), a disposizione di un Giuradei ben determinato a metterci del suo.

Il percorso del cantautore bresciano si è spesso intersecato con la passione per il teatro e la scrittura, inevitabile che l’economia di Nevrotica/Politica ne risenta. Giuradei, al di là dei massimi sistemi e degli accenni alla tragedia greca, è bravo a ricordarci, con modalità semplici e schiette, che “la vita è un cinema”, e che “sarà la musica a farci piangere, non sarà la logica politica”. In fondo, non è quel che vorremmo sentirci dire in ogni dove e in qualsiasi occasione di confronto/scontro che arricchisce la nostra (nevrotica?) esistenza?  

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