Oscurità e controllo
"La produzione artistica dell’album è frutto del lavoro di Valentina Polinori che per la prima volta ha curato tutti gli aspetti dei brani, dalla scrittura alla resa sonora, mostrando un gusto minimale che affida a testi e melodie il ruolo di protagonisti assoluti. Le frasi brevi, la dolcezza del timbro e la sapiente alternanza fra le note ed il silenzio caratterizzano il pop elegante e moderno di questo lavoro, sancendo un passo in avanti nel percorso musicale della cantautrice".
Le ombre di Valentina Polinori è una specie di paradosso, un paradosso in musica che, ve lo voglio dire fin dall'inizio, mi è davvero piaciuto. Ho definito paradosso questo lavoro della cantautrice laziale perché esso si muove all'interno di due rette parallele che, appunto, non si incontrano ma che, potremmo dire, "si guardano lungo tutto il loro tragitto". Mi sto riferendo alla "retta" dell'oscurità, oscurità di temi, di testi e di ambientazione e, dall'altra parte, alla "retta" del controllo totale. Già perché Polinori ha curato in pratica, come lei stessa sottolinea a ogni piè sospinto, ogni aspetto di tale lavoro, significando un impegno raro nella musica contemporanea.
"Corvi", a mio modo di intendere e "sentire" è il migliore frutto di tutto questo lento e ragionato lavorio. Certo, il rischio, potremmo azzardare, è quello di non venire capito ma sono certo che Valentina Polinori questa cosa l'ha messa in conto: lei, per questo disco, aveva "solo" voglia di perdersi nel buio insondabile delle sue canzoni.
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La recensione le ombre di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-04-01 07:41:14
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