Il nuovo singolo di Eloisa Atti è un intreccio di immagini del nord degli USA, chitarre acustiche, e un personaggio misterioso che incontreremo ancora
Ci sono film che non catturano per la storia che raccontano, ma per come lo fanno. Per la fotografia, il montaggio, la regia. Ci sono storie che lasciano con il fiato sospeso grazie alle descrizioni e le parole, lasciando i protagonisti in secondo piano. C'è Eloisa Atti, una musicista bolognese che fa lo stesso nel suo nuovo singolo, Haste.
Ci porta nei retroscena di un film, camminando sul set con una chitarra tra le braccia. La luce è perfetta, si gira in una casa sull'Appennino emiliano, ma sembra di stare nel Montana o nell'Idaho. Montagne sullo sfondo, alberi, prati e una cantrautrice con una chitarra acustica che inizia a pizzicare le note di un brano rock d'autore. Cori, chitarre e una batteria lenta ma decisa si fondono in un folk rock tra i Lynyrd Skynyrd e i Calexico.
Il brano anticipa Lost Mona Lisa, un concept album che seguirà la storia della protagonista di Haste. È un personaggio provocante, chiede l'attenzione che merita in una relazione complessa. Ho appena conosciuto Mona Lisa e già aspetto il seguito. Non è tanto la storia a lasciare sulle spine, ma il punto di vista della cantante, l'intreccio di note e immagini che ha costruito in meno di 3 minuti. La voce è intima, sembra che sia qui vicino per indicare i dettagli a cui fare attenzione. "Attento a questo momento, tornerà più avanti", sembra sussurrare.
Poi a un tratto scoppia un coro di voci femminili. Le amiche della protagonista, le persone attorno lei, i personaggi che incontrerà nel disco, potrebbero essere chiunque. Per ora rimaniamo con il dubbio, aspettando il continuo di una storia iniziata bene.
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La recensione Haste di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-04-12 22:00:00
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