E dire che sugli Effetto Doppler qualche euro lo avrei di certo puntato! Il loro precedente disco (“Differenti cieli”), infatti, mi aveva talmente entusiasmato da spingermi a presagirgli una carriera importante e soddisfacente. Ed eccomi, invece, costretto parlare di quello che è un vero e proprio epitaffio, visto che “Eden e Sasso” sancisce, per gli ED, l’ufficiale addio dalle scene. Una addio, non certo maturato per demeriti artistici, sia chiaro, ma causato da quelli che spesso volgarmente vengo chiamati “scazzi”: incomprensioni e divergenze, cioè, che negli ultimi mesi sono insanabilmente mantecate in seno alla band.
Tant’è; ora c’è questo disco: un lavoro che vede la luce dopo un parto davvero difficile e dal quale alcuni componenti la band prendono le debite distanze non avendo potuto trasmetterci, in maniera serena ed appassionata, quel loro entusiasmo riversato sui precedenti cimenti. Ma a dispetto di ciò l’album risulta comunque di buona fattura sviluppato come è su un vigoroso rock striato da inserti noise, spunti elettronici ed allucinazioni liriche. Ottimi, ad esempio brani come l’introduttiva “Havana club” (cruda e spocchiosa), “Canzone dell’amore estinto” (splendida nelle sue atmosfere chiaroscure), “Se tu fossi una di quella” (pungente ed ironica dichiarazione d’amore) e “Maggio executive tango” (dalle ritmiche incalzanti).
Certo poi, qua e l’ha c’è qualche passaggio un po’ scontato (lirico e sonoro) ed una vesta grafica un po’ troppo essenziale per gli abituali standard del gruppo, ma nell’insieme questo “Eden e sasso” rimane un cimento decisamente piacevole. Ecco, se “Differenti cieli” era un piccolo capolavoro, questo lo si può definire un buon disco, e forse non sarebbe decisamente stato possibile attendersi di più.
Ora non resta che rimettersi in tasca gli euro, sperando di poterli puntare, presto, sui nuovi progetti dei singoli componenti dei (furono) Effetto Doppler.
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La recensione Eden E Sasso di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2006-10-20 00:00:00
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