Una critica spietata della generazione social a suon di punk rock classico per il trio milanese
Tra citazionismo, ibridazione con la trap e nostalgia generale per gli anni ‘90/‘2000, dopo una lunga latitanza le sonorità pop punk stanno inaspettatamente tornando alla ribalta da un po’ di tempo a questa parte. Momento quantomai propizio, allora, per fare come hanno fatto l’anno scorso i tre milanesi che hanno dato vita a Mad Wing, progetto che, ad onor del vero, al pop punk sembra arrivare spinto non da revivalismo di moda e nostalgie cicliche di massa, ma da una sincera fedeltà ad una certa scuola di punk rock/pop punk e, in particolare, alla sua declinazione italiana. Trascinato da un carosello classico ed onesto di power chord, riff melodici e chorus senza fronzoli, GENERAZIONE TRASH è un pezzo di critica sociale che non va troppo per il sottile, in piena tradizione Punkreas e affini. Senza troppe velature satiriche o artifizi poetici, i Mad Wing scelgono un obiettivo, la generazione social, e si attaccano alla giugulare senza dare tregua per i 3 minuti del brano. Il pezzo ha la sua efficacia e strappa qualche ghigno mentre sciorina difetti, vanità e idiosincrasie di una generazione sommersa tra delirio narcisista da iper connessione, irrisolutezza esistenziale e superficialità.
La differenza con la tradizione del commentario sociale punk è che, solitamente, sono i ragazzi a cantarne quattro ad adulti, potenti, bigotti e conformisti, mentre in questo caso abbiamo tre giovani adulti che sparano a zero sui costumi di coetanei o addirittura più giovani, in un attacco che è 50% sacrosanta critica dei difetti più snervanti del nostro tempo, 50% un punk paternalista che in alcuni versi la pensa in maniera pericolosamente simile a vostro padre.
Forse anche questo vuol dire diventare adulti per un genere musicale che ormai viaggia sulla trentina, come molti di quelli che lo ascoltavano qualche anno fa, ma ci piace di più quando i Mad Wing, guardando un po’ oltre la superficie tronfia della generazione social e “le fighe con le tette al vento”, intravedono che una generazione che è soprattutto una generazione dalla vita ancora incerta, che “si perde dietro ai suoi perché”. Un lampo di comprensione (volontariamente?) emotiva che forse è la chiave più interessante per una satira di questo tipo, in questo tempo.
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La recensione GENERAZIONE TRASH di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-04-16 21:16:31
COMMENTI (1)
@DishonestJohn un grazie infinite per questa recensione. Siamo molto felici che la canzone sia arrivata, ma soprattutto che ne sia stato compreso il significato e la freschezza.
Ci siamo emozionati nel leggere le tue parole...GRAZIE!