Il potere salvifico dell’arte in un brano cantautorale dal sapore classico
Mino Minardi è un cantautore emiliano attivo da circa due anni, periodo prolifico in cui rilascia un album e una serie di singoli, di cui l’ultimo è un brano che parte dalle origini: La Passione è il primo testo scritto da Mino a vent’anni, quasi una sorta di manifesto personale che racchiude tutto il senso di un impegno personale nei confronti della musica. Impegno che per il giovane cantautore è un momento cruciale della cura della propria serenità psicologica, un’arma contro la solitudine e il disagio mentale che possono cedere di fronte all’amore, come sentimento interpersonale o impulso creativo artistico.
Passione quindi come moto dello spirito, ma soprattutto come momento catartico, anche sofferto, di rinascita e trasformazione. Un viaggio introspettivo che si svolge su di un arrangiamento ricco e completo, dal sapore classico, un piano e un arrangiamento orchestrale che fanno da cornice a un cantato altrettanto classico e alla voce chiara e rotonda di Mino.
Diciamo “classico” per dire che, tra le varie scuole di cantautorato che si affiancano o si susseguono a cadenza regolare nella musica italiana, Minardi si piazza saldamente nella lezione degli anni ‘70, accompagnato da qualche eco di Dalla o De Gregori, ma senza dimenticare l’impronta di una generazione successiva attenta alle parole e al racconto interiore (Samuele Bersani tra tutti). Il giovane emiliano è un allievo più appassionato che originale, tant'è vero che La Passione (appunto) è un brano senza tempo che potrebbe essere stato scritto ieri o trent’anni fa, nel bene e nel male.
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La recensione La Passione di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-04-28 11:03:23
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