Di che cosa si può accusare la nuova scuola cantautorale italiana? Beh, leggendo i vari siti specializzati, post nei forum o anche semplici commenti da parte di utenti in gruppi Facebook o chiacchierando su Discord emerge, quasi sempre, uno e un solo grande problema: "I cantautori parlano solo di loro stessi, essendo più concentrati al loro ombelico piuttosto che al mondo che li circonda". Ecco a questa j'accuse ho pensato spesso durante l'ascolto del, bel, disco di Nostromo, Cambi Stagionali. L'associazione di idee è piuttosto scontata: Nostromo è infatti uno dei nuovi cantautori più interessanti sulla scena che, esattamente come da cliché, fa proprio quanto veniva "imputato" poche righe fa. Ovvero parla di sé, storie piccole e intime, anzi intimissime e proprie.
Eppure, non andando (quasi) mai contro questa sorta di regola non scritta, fa tutto benissimo. E allora, l'artista bolognese rompe i pregiudizi confermandoli. Anche perché se scrivi una canzone come "Amarti" non è che vi sia molto di cui criticare no?
"Maturare è indossare un nuovo paio di occhiali, spogliarsi degli abiti migliori e sporcarsi le mani. Così, vittima di questo meraviglioso declino chiamato età adulta ho iniziato a tirare delle somme, ho smesso di giustificarmi e di giustificare i miei miti, quelli che inevitabilmente crollano. Ho scritto ripercorrendo gli ultimi anni e lasciandomi trasportare dagli eventi e dagli affetti ho capito chi inserire in questo lavoro, partendo da un me sincero".
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