Maison Margot imbraccia una chitarra elettrica e inizia a recitare una preghiera davanti all'umanità. Il suo secondo singolo – Cruelle – è una miscela di disperazione romantica e pop punk in stile My Chemical Romance. L'emozione che rompe la voce del cantante è l'ingrediente segreto, con cui mette sul tavolo tutta la sua storia e le difficoltà che ha incontrato.
Si scaglia contro il mondo in ginocchio e lo prega di avere pietà. La voce profonda è magnetica e ci trascina in un turbine di emozioni, che viene spezzata dallo special della canzone. La parte strumentale si abbassa, le chitarre si allontanano, la batteria si ferma e Maison Margot fa un passo avanti e parla piano nelle nostre orecchie.
Sai che c'è?
è che io non ho mai chiesto tanto
la mia vita è cambiata da un giorno all'altro
e non ho potuto farci niente, mai niente
In pochi versi parlati si capisce il cuore di Cruelle: il bisogno di esprimersi del cantante, che ha scelto un linguaggio un po' inflazionato in questo momento. È da apprezzare la schiettezza e la sincerità delle parole.
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