Il timbro vocale di Carla Diletta, forte e deciso, danza tra i versi di "Basilico" regalando diverse sfumature e sensazioni. Sa essere basso e caldo se vuole ma diventa anche alto e acuto quando serve, accompagnando le parole con una pronuncia ben caratterizzata, che rende l'interpretazione unica e originale.
Questo singolo nuovo di zecca ripercorre alcuni momenti legati a una storia d'amore finita, paragonandola a un vaso di basilico che è appassito perché non è stato curato con l'attenzione necessaria alla vita e ai sentimenti. Tra le righe, il pezzo vuole essere un invito ad accettarsi e a coltivare la speranza per il futuro.
Quella di Carla è una penna giovanissima, di soli 24 anni, ed è normale che racconti le emozioni tipiche della sua generazione, lungo un percorso di maturazione personale e artistica. Non solo c'è la stoffa della composizione ma abbonda anche la passione per il piano, la chitarra e la musica in generale.
Cantautrice salentina e pavese d'adozione, classe '99, la ragazza continua a sviluppare un brano dopo l'altro la sua idea di canzone, tenendo come spettro di riferimento soprattutto il mondo dell'indie e del pop. Non a caso, nel testo Carla Diletta cita un brano in particolare che riporta la sua mente a quella relazione del passato: è "Irene" dei Pinguini Tattici Nucleari e non riesce più ad ascoltarlo.
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