Scavare nell'animo di un artista
"Grotte è la mia parte più interna registrato tra una grotta e un garage riesce a liberare le paure, le ansie, le insicurezze, le incertezze. Grotte è una consapevolezza, l’opera che più rappresenta l’anima dell’artista. Un album interamente suonato con la partecipazione di artisti grandiosi di una verità umile. L’idea del nome nasce durante un tour nel 2020 con Matteo Alieno, Leo Gassmann e Bruna, i quattro campeggiarono in una Grotta della costa calabrese, dopo di che eseguii i brani dell’album e Matteo Alieno suggerì il nome di Grotte".
Non so se scavando a fondo all'interno dell'animo di Francesco Morrone si scoprirà che esso e cavo come una grotta ma, giustappunto, questo particolare set diventa il protagonista di questo bel disco. Grotte è infatti un diario intimo scolpito nella roccia, dove pezzi come "Le mani" si sposano alla perfezione con l'animo elegante, un po' sornione e tanto romantico del nostro Morrone.
Nonostante, senza ombra di dubbio, tra le qualità di quest'album non spicca, certamente, il livello di arrangiamenti, per una volta facciamo un esercizio logico: la soluzione di rendere minimali e quasi impalpabili al pubblico e per dare modo a loro di avvicinarci al cantautore in modo più caldo e diretto: poca attenzione per gli arrangiamenti e maniacale per il grado di personalità profusa (intendiamoci gli arrangiamenti sono semplici non brutti).
Tutto sommato e dopo averlo ascoltato per intero un paio di volte, posso dirvi che l'operazione è andata, splendidamente, a buon fine.
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La recensione Grotte di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-05-04 08:27:27
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