17 minuti senza regole e senza armonia, solo tasselli che compongono il nuovo singolo controcorrente di Ryu Mortu
Ryu Mortu ci porta a fare un viaggio in una landa di suoni elettronici, dove il tempo sembra immobile. Il musicista sardo ha sempre suonato con strumenti sintetizzat per creare immagini spaziali e musica ambient, ma con il suo nuovo singolo – Lynch Session – ha fatto qualcosa di nuovo.
Più di 17 minuti di durata. Il brano ricorda davvero una live session e uno stile compositivo che passa dall’improvvisazione al lunghi momenti senza variazioni. Dimentichiamoci l’easy listening, il chill e i video lo fi di un’ora. La musica di Ryu Mortu è tutt’altro che rilassante, ci provoca come quella di John Cage.
Dopo un’intro silenziosa compaiono suoni disturbanti. Arrivano altri effetti e rumori con cui iniziano a scontrarsi, ma non c’è una struttura. Nessun ritornello, nessuna strofa. Ryu Mortu si prende tutto il tempo che vuole per aggiungere lentamente piccoli tasselli al suo brano, un rifugio per chi vuole scappare dai ritornello pop condensati nei 2 minuti della hit dell’estate.
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La recensione Lynch Session di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-04-25 19:34:00
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