"Le tematiche dell’album riprendono i classici dei film horror dell’Universal e non solo.l’album “The Creepshow of Monos” è stato registrato in presa diretta con un unico microfono a
nastro nello spirito delle band sixties. Le 8 tracce sono il succo delle sonorità assorbite dal duo, vomitato all’interno di un microfono rotto".
Crudo, duro e brutale. Insomma bello. Il duo Monos con THE CREEPSHOW OF MONOS realizza una sorta di doppia antologia. Da un lato, infatti, i fiorentini riescono a mostrarci tantissime sfaccettature del rock, dal garage al surf, fino proprio al rock 'n' roll più puro e, dall'altra, parlando di temi, esplorano un immaginario che è un campionario dell'horror, in ogni sua sfaccettura.
Personalmente, in un disco così divertente e divertito, ho apprezzato, tantissimo, la terza traccia, "Werewolf" perché è lì che ho ravvisato il gradiente di maggiore potenza del duo che, sul serio, mi ha impressionato proprio per la forza espressa. Poi tutto il resto dell'album è buono, con un pelino di abbassamento di qualità verso la fine ma più per una questione di saturazione, fisica e mentale, delle orecchie che per altre ragioni. Insomma i Monos hanno fatto bene e, ne sono certo, faranno pure meglio: viva l'horror, viva il rock.
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