Un pop da playlist che funziona, senza suscitare sussulti
Continua il viaggio de I Dolori del Giovane Walter all'interno del cantautorato pop, quello classico dalle trame vocali rassicuranti che dialogano con il piano nella parte iniziale, per poi lasciarsi trascinare da arrangiamenti più travolgenti, ma sempre fortemente malinconici. La band campana giunge con Veleno al sesto singolo pubblicato negli ultimi tre anni, non si sa nulla di album all'orizzonte, ma pare che la forma di composizione istantanea sia più che azzeccata.
Veleno è un brano che funziona senza suscitare sussulti in chi ascolta, una canzone dai canonici 180 secondi e spicci, che trova spazio in modo quasi immediato in una playlist editoriale. Rispondere a canoni, non rischiare praticamente nulla, aspettando chissà cosa: queste sembrano essere alcune delle regole che la musica italiana si sta tatuando sempre più sulla pelle.
Dalla parte de I Dolori del Giovane Walter tuttavia c'è una buona predisposizione alla composizione, o almeno la consapevolezza che scrivere un ritornello sia una cosa abbastanza seria, da fare con metodo, con un crescendo che in Veleno ha un buono sviluppo, ma viene tarpato sul finale, tagliato bruscamente da una cesoia. Forse servirebbe un respiro in più, lasciare che quando serve il tappeto sonoro si costruisca un elemento per volta, per lasciar parlare gli strumenti prima della voce, dilatare una poesia per regalarla meglio.
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La recensione Veleno di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-04-29 15:01:36
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